SOMMARIO

1. Marcatura CE macchine

2. Cosa si intende per quasi macchine

MARCATURA CE

MACCHINE

La rispondenza alla direttiva macchine 42/2006/CE dei dispositivi a Marcatura CE, rientra fra gli obblighi del costruttore. È chi produce il macchinario a rispondere legalmente della non conformità dello stesso, alle specifiche indicate al momento della sua messa in opera. L’obbligo inerente alla Marcatura CE, non deve però mettere in secondo piano il ruolo del mantenimento della Sicurezza sul Lavoro operativa, in rispetto della direttiva macchine. In questo caso è il Datore di Lavoro a rispondere agli obblighi di legge e ad assumere la responsabilità nel caso di danno cagionato agli operatori o a terzi, presenti nel contesto dell’unità produttiva.

Il ruolo dell’imprenditore è fondamentale nel coordinare l’azione dei responsabili dell’ufficio tecnico, del Responsabile per la Sicurezza e degli operatori di produzione. Rientra tra gli obblighi del datore di lavoro:

  • Verificare la corretta applicazione della direttiva macchine nell’unità produttiva.
  • Attivare le misure necessarie ed incrementare il livello di sicurezza sul lavoro mediante mezzi di barriera e altri tipi di Carter di Protezione.
  • Assicurare che le Protezioni Industriali siano in stato di funzione e al riparo da eventuali manomissioni.

Definire la responsabilità in termini di rispetto della direttiva macchine, consente una organizzazione efficace dei ruoli, all’interno del contesto aziendale, così da garantire un’azione incisiva e finalizzata alla prevenzione degli infortuni. A tal proposito, l’RSPP – Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione – può essere un delegato del datore di lavoro, ma può coincidere con il datore di lavoro stesso. L’RSPP ha il preciso compito di valutare la rispondenza delle macchine ai requisiti di Marcatura CE e il rispetto degli interventi manutentivi, a quanto indicato nella direttiva macchine. Se è vero che il datore di lavoro è responsabile in capo di quanto avviene all’interno del contesto produttivo, l’RSPP può essere perseguito dalla legge qualora non sia in grado di dimostrare di aver messo al corrente il datore di lavoro, in merito ad eventuali deficit del sistema di Protezione Industriale.

L’articolo 33 del Decreto Legislativo 81/08 parla chiaro a tal riguardo. Appurato che ciascun macchinario sia provvisorio di Marcatura CE, è necessario che ogni tipo di intervento sia in grado di rispondere alle indicazioni descritte dalla direttiva macchine. La correttezza della Marcatura CE può essere verificata direttamente sulla macchina, tra i dettagli che ne descrivono le caratteristiche. Prima dell’avvio delle operazioni di manutenzione è altresì necessario prendere visione dei manuali del macchinario e sincerarsi delle sezioni dedicate alla Sicurezza sul Lavoro e al rischio residuo.

Il nome del costruttore della macchina deve quindi, corrispondere con quanto riportato nella dichiarazione di conformità della Marcatura CE e nell’ulteriore documentazione tecnica come da direttiva macchine. Il rispetto della direttiva macchine, deve poi passare attraverso la verifica della presenza e della corretta installazione, sia per quanto riguarda i dispositivi di Protezione Industriale, sia per quanto concerne le componenti stesse del macchinario. Il principio di base è quello di garantire che sia stato fatto tutto il necessario per garantire la Sicurezza sul Lavoro della produzione. Analizzare il dispositivo a Marcatura CE affinché rispetti la direttiva macchine costituisce la principale misura da adottare.

marcatura-ce-protezioni-industriali-safety-guard

COSA SI INTENDE PER

QUASI MACCHINE

Non sempre il produttore è obbligato a fornire in maniera diretta la Marcatura CE dell’apparato che ha costruito. È il caso infatti della quasi macchina quale componente modulare. Se si considera la direttiva macchine 42/2006/CE, la necessità di Marcatura CE è infatti da applicarsi alle macchine, in grado di svolgere la propria funzione in modo autonomo e in assenza di ulteriori componenti. In questo modo, la direttiva macchine esclude dall’obbligo, le componenti non in grado di assolvere ad una funzione in maniera autonoma. La Marcatura CE rimane sempre necessaria al fine di garantire che il dispositivo risponda a quanto indicato nella direttiva macchine. La certificazione deve riguardare però l’intero complesso delle quasi macchina, proprio in virtù del fatto che la quasi macchina assolve alla sua funzione solo in associazione alle altre componenti modulari.

La direttiva macchine, contempla pertanto che il costruttore nel caso specifico, rilasci una dichiarazione di incorporazione a richiamo dei requisiti essenziali di Sicurezza sul Lavoro, secondo quanto indicato nell’allegato I della direttiva macchine. Tale dichiarazione sarà utile alla certificazione e conseguente Marcatura CE della macchina, assemblata de novo o come espansione della macchina già esistente.

Ciò riguarda anche la progettazione delle strutture di barriera e Carter di Protezione, utili nella misura in cui la macchina modulare non sia provvista di una propria struttura di prevenzione e di tutela della Sicurezza sul Lavoro nell’area produttiva. Oltre alla Marcatura CE, rimane pertanto l’esigenza di incrementare gli standard di sicurezza sul lavoro, mediante una prevenzione attiva dal rischio meccanico, termico e sonoro del macchinario. Oltre al caso delle macchine modulari, esistono ulteriori contesti in cui il macchinario necessiti una ulteriore Marcatura CE per rispondere alla direttiva macchine. È il caso della rimarcatura di macchine prodotte dopo il 1996. 

È importante considerare che il costante aggiornamento delle norme tecniche, comporta l’obsolescenza di alcuni dispositivi montati su macchine che comunque sono provviste di Marcatura CE. Il rispettivo della direttiva macchine, in questi casi, implica una attenta valutazione del caso specifico. Se la modifica comporta l’aggiunta di ulteriori componenti e la variazione della funzione della macchina, sarà necessaria una nuova Marcatura CE. È il caso di lavori che comportino, ad esempio, l’aggiunta di quadri elettrici e parti meccaniche.

Se invece l’ammodernamento comporta solo l’aggiunta di un Dispositivo di Sicurezza, la funzione della macchina non viene modificata. Non servirà dunque una nuova Marcatura CE, per garantire il rispetto della direttiva macchine. Il principio è quello del miglioramento della sicurezza sul lavoro, ma senza alterare la funzione della macchina stessa. Il rispetto della direttiva macchine indica però, la documentazione degli interventi e la redazione di un rapporto inerente le migliorie apportate. Lo scopo è specificare le finalità e il guadagno in termini di sicurezza sul lavoro in seguito al lavoro di manutenzione straordinaria. Questo genere di upgrade può riguardare sua la componente impiantistica della macchina, ma anche l’implementazione di sistemi di Protezione Industriale connessi in maniera diretta con la macchina. L’interpretazione nell’ottica del miglioramento della sicurezza sul lavoro, garantisce la piena rispondenza dell’intervento a quanto indicato nella direttiva macchine 42/2006/CE.

dispositivi-di-sicurezza-interblocco-safety-guard

Approfondisci questi argomenti:

Scopri tutto sulla marcatura CE

Scopri tutto sui dispositivi di sicurezza

Scopri tutto sulla sicurezza sul lavoro

Scopri tutto sullo scanner 3D