SOMMARIO

1. Messa in sicurezza macchine industriali

2. Perizia asseverata cos’è

MESSA IN SICUREZZA

MACCHINE INDUSTRIALI

La Direttiva Macchine 42/2006/CE, costituisce lo strumento che l’Unione Europea mette a disposizione della Sicurezza sul Lavoro in ogni contesto produttivo. Considerare la regolamentazione inerente la messa in sicurezza dei dispositivi di produzione è dovere sia da parte del produttore del macchinario, sia per il titolare dell’unità produttiva, in qualità di Datore di Lavoro e responsabile ultimo della produzione. L’utilizzo della Direttiva Macchine è però solo uno degli aspetti da considerare. La norma tecnica prevede infatti, la garanzia operativa al momento del primo avvio, mediante la Marcatura CE. È necessario completare in seguito anche il corretto svolgimento delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria e valutare il peso delle eventuali modifiche, al fine di garantire la piena regolarità e rispondenza alla Direttiva Macchine e alle specifiche necessarie per la Marcatura CE.

Il 1996 è l’anno che traccia la linea di confine secondo la direttiva macchine. Fino ad allora, le macchine ad uso industriale non cantavano il rigore peculiare della attuale Marcatura CE. Le case produttrici adoperavano una serie di norme tecniche, a tutela della Sicurezza sul Lavoro dell’operatore nell’uso del dispositivo. La libertà di interpretazione e la mancanza di una direttiva macchine in grado di informare nel dettaglio, ponevano di fronte ad una serie di dubbi interpretativi e spesso conducevano a coni d’ombra normativi. L’effetto erano macchinari non sempre rispondenti ai requisiti indispensabili per ottenere la regolare Marcatura CE.

L’attuale Direttiva Macchine, indica l’obbligo della Marcatura CE per i dispositivi prodotti dopo il 1996. È bene che il reparto tecnico dell’azienda e i referenti per la sicurezza sul lavoro, verifichino la presenza dell’identificazione recante la Marcatura CE su ogni macchina. La presenza della Marcatura CE è infatti un indicatore della piena ottemperanza alla direttiva macchine 42/2006/CE da parte del costruttore dell’apparato. La stessa direttiva macchine, indica la necessità del controllo di presenza e corrispondenza del fascicolo tecnico del macchinario. È bene considerare che la Marcatura CE è lo strumento che il costruttore impiega per certificare che lo strumento risponde alle indicazioni della direttiva macchine.

Questo consente al macchinario la libera circolazione in ambito Europeo, poiché indica che il produttore ha equipaggiato il dispositivo con i dovuti accorgimenti per la sicurezza sul lavoro. La presenza della Marcatura CE necessita però della integrazione mediante la completa analisi dei rischi secondo le norme tecniche – come ad esempio, la EN ISO 14120 e la EN ISO 14119 – in merito alla Valutazione dei Rischi in riferimento ai Carter di Protezione. La messa in sicurezza di un macchinario prodotto prima del 1996, deve considerare il principio di non rispondenza ai requisiti della Marcatura CE e alle indicazioni della direttiva macchine.

Il Decreto Legislativo 81/08, mette a disposizione l’allegato V per l’analisi dei punti di debolezza del macchinario, in ottica di ottenimento della Marcatura CE. Gli interventi annoverano l’impiego di una Protezione Industriale fissa o mobile e l’utilizzo di dispositivi di interblocco. La valutazione tecnica delle soluzioni a finalità antinfortunistica necessita pertanto una analisi tecnica e normativa, attenta alla idoneità della Marcatura CE e a quanto previsto dalla direttiva macchine.

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PERIZIA ASSEVERATA

COS’È

Passaggio obbligatorio allorquando il macchinario non sia provvisto di Marcatura CE, la perizia asseverata è la relazione giurata che un tecnico redige in merito ad una questione tecnico-economica o per attestare la verità in merito ad una questione tecnica. Ciò può garantire che il macchinario sia conforme alla Marcatura CE ed è il presupposto fondamentale per la vendita, il noleggio e la rimarcatura di una macchina.

Redatto da un esperto, questo documento può essere rilasciato esclusivamente da parte di un professionista iscritto all’Albo di categoria. La circolazione di un macchinario privo della relativa documentazione, può comportare ingenti danni economici e legali, sia a carico del fabbricante sia a carico di costruttore, progettista e rappresentante legale dell’azienda. Le sanzioni previste contemplano sia la sola ammenda, sia sanzioni penali congiunte. È pertanto opportuno provvedere alla conformità dei macchinari, affidandosi ai professionisti del settore.

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