SOMMARIO

1. Valutazione dei Rischi definizione

2. Analisi dei rischi: norma tecnica EN ISO 12100

3. Distanza di Sicurezza: norma tecnica EN ISO 13857

4. EN ISO 13857: cosa stabilisce

5. Sistemi di Protezione: norma tecnica EN ISO 13849-1

VALUTAZIONE DEI

RISCHI DEFINIZIONE

Ridurre i rischi negli spazi lavorativi industriali, prima di tutto per gli operatori lì coinvolti, ma quindi anche per chi si assume le responsabilità legali in veste di Datore di Lavoro è fondamentale in questo momento ancor più che in passato.

Con una situazione in costante evoluzione è quindi bene, tenerti informati sugli sviluppi continui della Norma Tecnica, che regola necessità pratiche e legali da assolvere in tutti i luoghi deputati al lavoro.

Ecco quindi di seguito una breve serie di focus che riassumono tutto ciò che non si può sapere sulle misure ora in vigore per la Valutazione dei Rischi.

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ANALISI DEI RISCHI:

NORMA TECNICA EN ISO 12100

La Norma Tecnica da poco approvata, impone innanzitutto che i Datori di Lavoro analizzino i rischi possibili, sulla base del contesto specifico della loro azienda: uno studio da portare avanti, con il massimo dell’accuratezza, atto all’eliminazione totale di qualsiasi rischio possibile per i lavoratori.

In breve i processi da attuare saranno quindi i seguenti:

  1. Bloccare ogni possibile rischio alla radice, producendo un piano di azione ben strutturato, che mostri di aver sotto controllo la situazione tramite un oggetto definito e previdente.
  2. In aggiunta alla pubblicazione di un piano siffatto, si deve poi aggiungere anche la sottolineatura dell’eventuale presenza di rischi non eliminabili, prontamente comunicati ai singoli operatori coinvolti.
  3. Dotare gli operatori di tutti i necessari Sistemi di Protezione, come presidi medici (mascherine e altro) e gli impianti di purificazione.
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DISTANZA DI SICUREZZA: NORMA

TECNICA EN ISO 13857

Il fondamento della nuova Norma Tecnica, permettendo spesso di risparmiare sui costi di ottimizzazione degli spazi in vista della corrente situazione emergenziale, si basa sull’attenzione posta al mantenimento delle Distanze di Sicurezza.

La Norma Tecnica EN ISO 13857 sottolinea quindi tutte le singole misure necessarie, adattate in base alla specificità degli spazi: identificando anche la presenza possibile, di alcune zone di pericolo nelle quali, si fanno necessariamente più forti.

Se gli spazi industriali e il lavoro in essi previsto non viola la necessità della Norma Tecnica, pur sottolineando ogni cosa in modo specifico nel piano di prevenzione da produrre, non sarà necessario apportare modifiche agli spazi stessi e ai processi di lavorazione svolti in essi.

EN ISO 13857:

COSA STABILISCE

La Valutazione dei Rischi stando alla Norma Tecnica, deve quindi calcolare ogni minima possibilità – sia essa naturale o tramite prolungamenti meccanici – di entrare a contatto con una zona di pericolo. Soltanto un’ottima Analisi dei Rischi permette quindi, di prevenire ogni rischio possibile e di non incorrere quindi in alcun tipo di problema, legale e non possibile.

Per impedire quindi l’accesso ad una zona di pericolo, la Norma Tecnica stabilische che, lo spazio massimo possibile di comunicazione tra essa e l’operatore, consista in una fessura verticale, che può essere al più 180 mm.

Se però il rischio è molto alto, l’area di distanza circolare o quadrata è di 240 mm. La possibilità di scavalcamento è un altro dei problemi possibili, di cui si deve tenere conto: e perciò in questo caso ci deve essere una Protezione Antinfortunistica alta almeno 1 metro.

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SISTEMI DI PROTEZIONE: NORMA

TECNICA EN ISO 13849-1

La Norma Tecnica, fornisce anche un sistema preconfezionato di valutazione, che aiuta a capire quale distanza si adatta meglio al caso specifico della tua situazione: per questo la Norma Tecnica EN ISO 13849-1, fornisce tre tipologie di rischio.

A, B e C sono quindi i livelli che, guardando a misure e calcoli precisi da adottare alla tua situazione, ti permetteranno di capire in modo veloce ed intuitivo, quali sono le Distanze di Sicurezza da adottare nei tuoi spazi lavorativi.

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